Su RAID Review, una riflessione sulla parità di genere in Europa
- Redazione
- 8 mar
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In questo nuovo numero di RAID Review, Vittoria Paterno propone una riflessione sulla rivoluzione della parità in Europa, esaminando come la trasformazione delle relazioni sociali e delle strutture istituzionali possa favorire una società più inclusiva.
Al centro del dibattito vi è il concetto della “giusta distanza”, inteso non più come un rigido confine di inclusione ed esclusione, ma come un punto di equilibrio dinamico in cui coesistono rispetto, empatia e la possibilità di reinventare ruoli e appartenenze. Viene messo in evidenza il potere delle parole, capaci di creare mondi e di influenzare profondamente la percezione e l’azione sociale, nonché il ruolo cruciale di un femminismo inclusivo che, abbandonando una visione polarizzata, invita uomini e donne a collaborare per superare le strutture discriminatorie.
L’articolo affronta inoltre la necessità di riformare i processi decisionali e organizzativi nelle istituzioni, proponendo modelli di gestione più trasparenti e diversificati, e sottolinea l’importanza di standardizzare carichi di lavoro per contrastare i pregiudizi impliciti.
Emerge l’idea che il progresso sociale e di genere dipenda dalla capacità di continuare ad abbracciare la diversità e di instaurare un dialogo critico di crescita collettiva.
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